Ci battiamo da due anni con proposte concrete ed efficaci per ridurre il contagio nelle scuole affrontando il problema
della qualità dell’aria al chiuso.
Abbiamo inviato lettere e report tecnici al Ministero dell’istruzione e alle altre istituzioni competenti, proposto
interventi a basso costo immediatamente attuabili come i misuratori di CO2 per una gestione efficace del ricambio d’aria
e piani per soluzioni fisse e/o mobili per la ventilazione programmabili per l’ estate, proposto incontri con esperti di
aerazione, chiesto di essere ascoltati dal ministro Bianchi, ma attendiamo ancora riscontro.
Intanto, mentre i contagi, le ospedalizzazioni e i decessi ricominciano a salire, si sconvolgono nuovamente le regole
Covid nelle scuole per l’ultimo mese di lezioni, brindando al ‘liberi tutti’ nonostante gli allarmi di molti esperti sulle nuove
varianti e una campagna vaccinale in fascia 5-11 arenata al 27%-30%. Ma soprattutto senza alcun progetto chiaro di
prevenzione per l’anno scolastico 2022-2023, perché tutti concordano che con questo virus dovremo ancora convivere
a lungo.
Il ruolo essenziale della ventilazione meccanica controllata (VMC) per garantire aria salubre negli ambienti chiusi e
ridurre il numero dei contagi da virus a trasmissione aerea come il SARS-COVID2 è ormai acclarato a livello
internazionale, tanto da occupare un ruolo centrale nel nuovo piano anti-Covid del Presidente Biden negli Stati Uniti,
che prevede linee guida e sostegno per l’installazione di sistemi di aerazione sia degli edifici pubblici che di quelli privati.
Nel nostro paese abbiamo le prove dell’efficacia della VMC contro il Covid-19, grazie al primo studio pilota nelle Marche,
unica regione in Italia ad aver investito in VMC per contrastare la diffusione della pandemia nelle scuole, e che ha
riportato un abbattimento del rischio contagio oltre l’80%. La notizia è così importante da essere stata ripresa da agenzie
di stampa come la Reuters ed aver avuto immediatamente eco internazionale, ma in Italia dalle parti del Ministero
dell’istruzione tutto tace!
Per le altre regioni italiane si naviga ancora a vista rincorrendo il virus e, ad eccezione di poche iniziative locali di sindaci
e DS, si è fermi alle finestre aperte a sentimento quando e se si può.
Sono passati ormai oltre trenta giorni dall’approvazione da parte del Parlamento dell’ emendamento al Decreto Legge
N.221 (convertito in Legge n.11 del 1 Febbraio scorso) sul tema della qualità dell’aria delle aule scolastiche, in funzione
di prevenzione dal contagio da COVID-19, che preannunciava entro un mese l’inserimento di una norma specifica in un
prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (su proposta del Ministro della salute, di concerto con il
Ministro dell’istruzione) per definire le linee guida sulle specifiche tecniche dei dispositivi mobili di purificazione e
impianti fissi di aerazione in riferimento agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli
confinati degli stessi edifici. Anche su questo ci investe il silenzio da parte di tutti i ministeri competenti. Dove sono le
linee guida sull’aerazione?
Ovviamente oltre alle linee guida tutt’ora inesistenti, servono investimenti mirati e una programmazione efficace per
attrezzare tutte le scuole del paese ed evitare il rimpallo di responsabilità fra enti regionali e locali, perché tutti gli alunni
hanno uguali diritti allo studio e alla salute da Bolzano a Ragusa.
Prof. Bianchi le rinnoviamo in pubblico la nostra disponibilità, per il bene dei nostri figli, dei docenti e di tutta la scuola
italiana ci ascolti.
Comitato nazionale IdeaScuola
Dott.ssa Katia Amore, responsabile rapporti internazionali
Dott.ssa Stefania Sambataro, vicepresidente