Linee guida sull’aerazione chieste dal parlamento più di un mese fa. IdeaScuola pressa sul Governo.

Linee guida sull’aerazione chieste dal parlamento più di un mese fa. IdeaScuola pressa sul Governo.

‘Sono passati ormai trenta giorni dall’approvazione di un emendamento al Decreto Legge N.221 (convertito
in Legge n.11 del 18 febbraio 2022) sul tema della qualità dell’aria negli ambienti scolastici, in funzione di
prevenzione dal contagio da COVID-19 e siamo in attesa che il governo batta un colpo, dichiara a nome
del Comitato Nazionale IdeaScuola l’arch. Mila Spicola, che ha proposto insieme al Comitato
l’emendamento presentato e approvato in Parlamento da Manuela Ghizzoni, referente scuola del PD, e
Simona Malpezzi, capogruppo del PD.


L’emendamento, accolto con entusiasmo dal mondo della scuola e non solo, introduce per la prima volta
un esplicito riferimento all’acquisto di “apparecchi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell’aria”
negli ambienti scolastici.
Ma soprattutto annuncia che “Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del
Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’istruzione, da adottare entro trenta giorni dalla data di
entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definite le linee guida sulle
specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di
aerazione di cui al comma 1 e gli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in
quelli confinati degli stessi edifici, ai sensi della norma tecnica numero 5.3.12 di cui al decreto del
Ministro dei lavori pubblici 18 dicembre 1975, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale
n. 29 del 2 febbraio 1976, in relazione al presente quadro epidemiologico e alle conoscenze sulla dinamica
dei contagi da virus aerei.”


“Dalla pubblicazione della legge in Gazzetta siamo in vigile attesa dell’emanazione delle linee guida
e della definizione degli standard minimi di qualità dell’aria. Dovevano essere esitate per il 19
marzo ma ancora non se ne ha notizia, il che ci preoccupa non poco e non fa che confermare come
anche di fronte a un atto normativo l’interesse sul tema sia flebile’ spiega l’arch. Spicola
‘Da due anni chiediamo che si affronti il problema del rischio contagio nelle aule scolastiche, attraverso
prioritariamente l’informazione adeguata dei lavoratori della scuola sulle dinamiche della trasmissione del
virus via aerosol e delle modalità di contrasto e, di conseguenza, occupandosi della qualità dell’aria negli
ambienti chiusi. Ottenere linee guida ufficiali di carattere nazionale e indicazioni sugli standard minimi per
la qualità dell’aria su questo tema ci sembra il minimo per assicurare benessere e prevenzione nel breve
e nel lungo periodo dentro le scuole.”


La necessità di agire sulla qualità dell’aria come mezzo di prevenzione per la diffusione di patogeni era
già oggetto di legge fin dal 1975, totalmente ignorata negli anni, ma soprattutto durante l’emergenza
pandemica.
‘Intanto, mentre noi attendiamo che in Italia il governo ci dia risposta, oltreoceano la Casa Bianca ci ha
battuto sul tempo e ha appena annunciato una svolta epocale nella prevenzione della trasmissione aerea
di virus e altri patogeni negli ambienti chiusi.’ sottolinea la dott.ssa Katia Amore, responsabile per i
rapporti internazionali di IdeaScuola.
Il riferimento è al piano nazionale di prevenzione COVID-19 del presidente Biden, pubblicato il 3 marzo,
che include un esplicito riferimento a prossime linee guida nazionali per sostenere proprietari e costruttori
di edifici nella riduzione dei rischi di contagio in ambienti chiusi, inclusi ovviamente gli edifici scolastici. Il
tema dunque è stato posto all’attenzione delle politiche nazionali come strumento efficace di prevenzione
e contrasto a tutela della salute dei cittadini americani. Se ne occuperà la U.S. Environmental Protection
Agency con l’iniziativa Clean Air in Buildings Challenge (Sfida per l’Aria Pulita negli Edifici)
presentando una serie di raccomandazioni scritte con un linguaggio semplice e diretto per aiutare a
migliorare la ventilazione e la qualità dell’aria al chiuso, per prevenire la diffusione del COVID-19 o di altri
patogeni attuali e futuri.


In Italia dal prossimo 1° Maggio sarà abolita qualsiasi misura di prevenzione del contagio, come la
quarantena dei contatti di positivi e le mascherine al chiuso, nonostante si registri adesso una crescita di
casi e ricoveri, nonostante il basso tasso di vaccinati nella fascia 5-11, nonostante l’avanzare di nuove
varianti più contagiose e con l’incombente pericolo che anche le terze dosi dei vaccini inizino a perdere
d’efficacia.
Per IdeaScuola è inconcepibile che i rischi derivanti da tali decisioni per tutti i cittadini, e soprattutto per i
fragili, non vengano controbilanciate con un serio piano di investimenti in campagne di sensibilizzazione
sulla trasmissione aerea del virus e interventi concreti per migliorare la qualità dell’aria al chiuso come
stanno facendo negli Stati Uniti. Azioni che potrebbero finalmente favorire la libertà d’azione delle persone
in sicurezza.


‘Togliere le mascherine al chiuso in presenza di virus a trasmissione aerea, soprattutto in luoghi affollati
in cui si permane per più ore come le scuole, senza aver predisposto preventivamente sistemi di
ventilazione adeguata non può far altro che aumentare la circolazione del virus con gravi conseguenze
per tutta la popolazione’ ribadisce il prof. Giorgio Buonanno, professore di Fisica Tecnica Ambientale
all’Università degli Studi di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane e uno dei 36
scienziati che nel 2020 firmarono l’ormai famosa lettera che per la prima volta accese i riflettori sulla
trasmissione aerea del SARS-COVID2.
Da tempo vicino alla battaglia per la qualità dell’aria nelle scuole del comitato IdeaScuola, il prof Buonanno
si augura che non si perda più tempo e sottolinea: ‘il piano del governo degli Stati Uniti per migliorare la
ventilazione negli ambienti chiusi rappresenta una vera e propria rivoluzione culturale; in Italia le
competenze per intraprendere la stessa via verso l’innovazione non mancano, attendiamo con fiducia che
le autorità competenti ne capiscano l’importanza e agiscano di conseguenza. Personalmente, mi sono da
tempo reso disponibile a dare una mano e a mettere le competenze del mio gruppo di studio a disposizione
del paese.’

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.